venerdì 3 febbraio 2017

La mia esperienza con l'allattamento- 1° Parte

Dato che nell'ultimo post ho parlato del latte in polvere, e del fatto che abbiamo dovuto ricorrere a lui molto presto, volevo raccontarvi la mia esperienza con l'allattamento.
Dopo poche ore dalla nascita di Alessandro, nonostante non potessi muovermi per la ferita del cesareo, ho chiesto all'ostetrica di aiutarmi ad attaccare il bimbo al seno.
Abbiamo provato e riprovato, ma il mio fagiolino sembrava avere difficoltà ad attaccarsi, forse a causa della conformazione dei mie capezzoli.
Non avevo ancora il latte, e il bimbo era stanco dal parto, quindi quel primo giorno è stata più una coccola che un vero tentativo.
Il giorno dopo il parto mi sono alzata con le tette di marmo, e la camicia da notte bagnata: la montata lattea era arrivata! Io ero feliccissima, e non vedevo l'ora di attaccare Ale.
Ma anche quel giorno non è stato facile..il bimbo faceva fatica ad attaccarsi, e avendo io creato un figlio totalmente privo di pazienza, si incazzava tantissimo per la fame. La mia stanza era in fondo al corridoio, e mi ricordo che le ostetriche, dal nido, arrivavano dicendo "Ma chi è che urla così??"
Abbiamo provato con i paracapezzoli, e finalmente ha funzionato.

                                                     Questi siamo noi, ai primi tentativi
 
Sono stata dimessa dall'ospedale con un allattamento ben avviato, seppur con gli odiosi paracapezzoli.
Alla prima visita di controllo all'ospedale mi dicono invece che il bimbo non è cresciuto abbastanza.
Ogni mamma sa quanto queste parole facciano paura. Se aggiungete gli ormoni ballerini del post parto e la convalescenza dal cesareo capirete che è stato uno shock.
Ma come? Lo stavo allattando regolarmente, il bambino era tranquillo e bagnava un buon numero di pannolini!
La pediatra ci dice di ritornare il giorno dopo per ripesarlo..e la diagnosi è confermata: il bambino cresce poco. "Signora, gli deve dare l'aggiunta".
Siamo tornati a casa con il latte in polvere, che avremmo dovuto usare dopo ogni poppata. Non capivo..il bambino finito di poppare mi sembrava soddisfatto! Però la paura che non crescesse abbastanza e che il mio latte non gli bastasse si era ormai insinuata nel mio cervello e in quello del mio compagno.
Quella paura, e la confusione totale del momento, mi hanno fatto dimenticare quello che avevo letto qualche settimana prima: ossia che i bambini non crescono in modo uguale tutte le settimane. Alcune settimane prenderà 200 gr, altre 50.
Ma forse questo era sfuggito anche alla pediatra.

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