lunedì 13 marzo 2017

Il mio "non parto"


Domani il mio piccolo ometto compirà un anno.
Un anno?? Di già??
Mi chiedo dove sia finito il tempo..mi sembra ieri che giravo per casa con il pancione..e invece ora al mio fianco c'è un meraviglioso bambino che ogni giorno ha qualcosa da insegnarmi.
La prima, importante e dolorosa lezione me l'ha data più di un anno fa, quando ha deciso di mettersi in posizione podalica.
Io, che per tutta la vita avevo sognato di partorie nel modo più naturale possibile (avevo anche considerato il parto in casa), mi trovavo invece ad affrontare un parto totalmente passivo e medicalizzato.
Ho pianto, tanto. Mi sono arrabbiata. Ho lottato.
Ho fatto ogni tipo di ginnastica possibile, yoga a testa in giù, maxibustione,e, infine, anche la cosiddetta
"manovra": un tentativo di rivolgimento manuale effettuato in ospedale, attraverso il quale il ginecologo tenta di girare manualmente il bambino premendo sulla pancia della mamma.
Tutto inutile.
"Ha tutto lo spazio per girarsi, non capisco perchè non si vuole muovere!!" mi ha detto il ginecologo alla fine di quella giornata.
Ma quando mi ha proposto di ritentare, qualche giorno dopo, con una nuova manovra ho detto no.
Ho capito che non aveva senso ostinarsi, e che per una volta nella vita avrei dovuto arrendermi.
Arrendermi alla tua volontà, assecondarti, lasciarti fare come avevi deciso.
Perchè spettava a te scegliere come nascere. E tu la tua scelta l'avevi fatta.
Io dovevo solo mettere da parte il mio ego e le mie aspettative, e affidarmi a te.
Quante volte, in questo anno, mi sono trovata a rircordare a me stessa questa lezione.
E quando ti ho visto uscire dalla mia pancia, tutto rosso e urlante, e ti hanno avvicinato al mio viso ho capito che non aveva nessunissima importanza come eri arrivato: ora eri li, tra le mie braccia, sano. E il resto non contava più.
Buon compleanno amore mio, continua ad essere il mio maestro, ogni giorno.

1 commento:

  1. Wow gran giorno domani allora! È proprio vero che le aspettative ci fregano sempre. Non ho avuto certo il parto dei miei sogni né il bambino dei miei sogni. Sì, bisogna mollare la presa certe volte, ed affidarci. Come ho scritto una volta niente succede a caso. questo è il mio pensiero. Abbraccio

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